ESSERE GENITORI CONSAPEVOLI secondo il “Percorso Kairòs”
Realizzato grazie al contributo della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Presentazione del Progetto
Crescere un bambino in affido e/o in adozione, è un compito affascinante, bellissimo e molto impegnativo. Essere genitori affidatari o adottivi, significa costruire con i propri figli una relazione capace di accompagnarli e sostenerli nel loro diventare grandi, significa trasmettere valori, dare regole, trasmettere sicurezza, misurandosi giorno per giorno con piccole e grandi sfide. Tutto questo richiede di riuscire a comprendere quali sono i bisogni del bambino, quali le scelte più giuste per il suo bene.
Per muoversi con armonia e non farsi sopraffare dalla complessità che questo ruolo implica è, quindi, imprescindibile essere genitori consapevoli. Essere consapevoli vuol dire unire diversi livelli di conoscenza in modo armonico ed equilibrato, vuol dire armonizzare la mente con il corpo, vuol dire integrare il sapere razionale con il sapere emotivo.
Come si raggiunge la consapevolezza? Attraverso un percorso che si articola su due livelli:- a) l’acquisizione di informazioni sulle caratteristiche più importanti della crescita dei bambini;
- b) la conoscenza del proprio modo di essere e di provare emozioni.
Questo progetto, si sviluppa attraverso più azioni che qui di seguito vengono declinate:
AZIONE 1:
Progettazione e realizzazione di "FORMAZIONE FAMIGLIE"
5 Incontri di gruppo
Tipologia di gruppo centrato su temi specifici: comporta la discussione e l’approfondimento di singoli temi precedentemente definiti con i migliori professionisti del settore. Ciò non significa dare al gruppo solo una impostazione di tipo formativo ma si tratta di individuare argomenti sui quali le coppie vengono invitate ad intervenire a partire dalla loro esperienza concreta.
I temi più frequentemente proposti nei gruppi riguardano:- Le principali tappe della crescita psicologica dei bambini.
- La relazione di attaccamento cos’è a cosa serve.
- Regole e punizioni: quando e come usarle.
- Imparare a regolare le proprie emozioni.
- Come la storia personale influisce nel modo di essere genitori.
AZIONE 2: Percorso Mindfulness
La Mindfulness è un approccio per conoscere e comprendere le proprie emozioni.Percorso di Mindfulness: i genitori si trovano ad essere sottoposti ad uno stress molto elevato, con il rischio che anch’essi perdano l’equilibrio e reagiscano in modo inopportuno nei confronti del bambino. Tutto ciò, oltre a produrre sofferenza e fatica, ha conseguenze negative sulla qualità della relazione tra genitori e minori. Per questa ragione attraverso un percorso di Mindfulness la coppia impara a gestire il proprio stress e a ritrovare rapidamente un buon equilibrio interiore.
Il percorso è strutturato in 8 incontri di circa 2 ore ciascuno e di 4 incontri di follow-up.Di particolare importanza sarà la valutazione dell’efficacia grazie alla somministrazione di questionari e interviste attraverso indicatori qualitativi e quantitativi
Obiettivi e benefici
L’obbiettivo principale del progetto è quello di rinforzare la formazione alle famiglie prevista nel “Percorso Kairòs”, accompagnandole alla conoscenza del proprio mondo interiore e dei propri meccanismi di funzionamento attraverso percorsi di consapevolezza delle proprie difficoltà.
Le conoscenze acquisite nel corso, potranno essere messe in atto autonomamente anche in futuro soprattutto in quelle situazioni dove lo stress, la sofferenza, le emozioni possono diventare soverchianti e le persone hanno difficoltà ad arginare l’onda emozionale.
La pratica quotidiana delle tecniche apprese permetterà di accrescere lo stato di sicurezza e di stabilità interna, di generare una condizione di calma interiore, di rafforzare le risorse personali e dell’ambiente circostante, e aiuterà i genitori a cogliere nei loro bambini quei piccoli cambiamenti positivi, le loro abilità e i loro slanci di apertura e fiducia.
Risultati e determinazione del loro livello di raggiungimento
I risultati attesi sono: almeno 10-15 famiglie preparate all’accoglienza per apprendere l’arte della stabilità e del guardare al mondo relazionale ed emotivo senza perdere la fiducia in se stessi e nell’altro, mantenere fiducia nella forza del cuore e del coraggio ad amare anche se si viene rifiutati e/o colpiti nell’aree personali.
Il primo impatto atteso è quello di portare la professionalità a disposizione delle famiglie accoglienti, con l’obiettivo di accrescere la qualità del “Percorso Kairòs” un percorso di eccellenza alternativo alla comunità per i “casi complessi” che richiedono una professionalità specifica.
Infine progetto mette a punto un percorso di crescita, con una metodologia altamente innovativa, dedicato ai futuri genitori, per assisterli in quell’insieme di “comportamenti e atteggiamenti quotidiani”, necessari ad ogni momento di vita del minore e del nuovo nucleo famigliare. Visti i numerosi fallimenti che troviamo sia nel mondo dell’affido sia nell’adozione, l’auspicio è che questo nuovo modello di formazione possa essere preso come buona pratica e che possa contribuire alla riduzione dei fallimenti degli affidi, già in essere.
Granarolo (Bo) – 30 novembre 2020