Ragazzi bentrattati quando l’accoglienza è ripartiva
Realizzato grazie al contributo della FONDAZIONE CASSA RISPARMIO BOLOGNA
Presentazione del Progetto
e famiglie coinvolte nell’accoglienza, necessitano inevitabilmente oltre ad un percorso di sostegno anche di un percorso formativo per poter affrontare le difficoltà che inevitabilmente questi percorsi
portano con sé nel periodo adolescenziale dei ragazzi accolti. Per il buon fine dell’accoglienza
anche i ragazzini devono essere sostenuti e accompagnati (gruppo degli
adolescenti) perché hanno difficoltà a gestire o regolare le emozioni e il
comportamento poichè si sentono inondati da intense emozioni e alti livelli di
eccitazione. I ragazzini che hanno subito un trauma nell’attaccamento possono
sentirsi danneggiati, impotenti, vergognosi e/o non amabili.
AZIONE 1
I ragazzi e le ragazze in affido famigliare devono affrontare un importante cambiamento di vita proprio nella fase adolescenziale che è indubbiamente uno dei periodi di vita più delicati. Senza strumenti, i ragazzini/e possono provare a controllare o a cercare di spegnere la loro esperienza emotiva attraverso comportamenti oppositivi, aggressivi, o al contrario compiacenti, ritirati e, crescendo, fare affidamento su metodi più pericolosi e palesi (come adottare comportamenti a rischio: abuso di sostanze o autolesionismo).Pertanto attraverso un gruppo di pari i ragazzine/e hanno la possibilità di parlare con persone che hanno gli stessi problemi e affrontare insieme ad altri le difficoltà. L’obiettivo di questa azione è quella di aiutare il ragazzino/a a portare nuovamente alla luce alcune caratteristiche specifiche del figlio affidato

AZIONE 2:
Crescere un bambino o un ragazzino in affido e/o in adozione, che ha subito un abbandono, è un compito affascinante, bellissimo ma molto impegnativo. Essere genitori affidatari o adottivi, significa costruire con i propri figli una relazione capace di accompagnarli e sostenerli nel loro diventare grandi soprattutto nell’ adolescenza; un periodo particolarmente ad alto rischio per i giovani che sono stati esposti a traumi interpersonali. Le fatiche maggiori riguardano la sfera emozionale che viene coinvolta quando le aspettative non vengono esaudite ed è per questo motivo che le famiglie devono essere Attraverso questo percorso formativo, condotto da una psicoterapeuta e massima esperta del settore Dott.ssa Cheli, oltre ad addentrarsi nel mondo delle ESI Esperienze Sfavorevoli Infantili le famiglie affidatarie e candidate all’affido potranno acquisire anche gli strumenti necessari per far fronte alle situazioni più difficili che si presentano.
