Durante il percorso di affido familiare, i bambini e i ragazzi che vivono quest’esperienza, affrontano compiti evolutivi piuttosto complessi. La nostra idea di gruppo, con i minori accolti con il Percorso kairòs dalle famiglie affidatarie kairòs, è nata con l’obiettivo di utilizzare la dimensione gruppale per fornire loro uno spazio sicuro e protetto, che li aiutasse a pensare su di sé e sulla loro storia, in modo costruttivo e riflessivo, all’interno di una relazione di aiuto, empatica e accogliente. Il gruppo si affianca come un compagno di viaggio nel percorso adolescenziale in famiglia, a scuola e negli altri luoghi di socializzazione.
È importante, per i ragazzi, potersi rispecchiare nelle storie e nelle esperienze degli altri, anche se provengono da contesti differenti, alcuni di loro infatti sono arrivati dopo una lunga permanenza in comunità, mentre altri direttamente da situazioni familiari difficili.
Nell’altro diverso da sé, si può riconoscere la propria confusione, lo smarrimento, il disorientamento, tasselli che con il tempo saranno sostituiti da altri più ordinati e sicuri, creando un equilibrio interiore e un’identità più chiara e solida.
Un ulteriore scopo è quello di ricavare alcuni contenuti importanti, per un lavoro parallelo con le famiglie affidatarie ed incrementare il loro grado di adattamento, sia familiare e sia sociale, oltre a permettere di valorizzare le loro risorse.
Il racconto delle loro storie avviene attraverso un lavoro focalizzato sul canale espressivo (collage, disegno, fumetto) che permette di creare un filo invisibile che li rende più forti, meno soli e meno diversi.
L’idea, infatti, è quella di passare attraverso la dimensione creativa per arrivare a stimolare un contatto con sé stessi e gli altri, attraverso un canale in primis sensoriale e corporeo, che aiuti i ragazzi a riflettere e a dialogare con il proprio mondo interiore. Una volta diventati consapevoli delle proprie emozioni è importante accompagnarli a comprendere l’origine degli stati d’animo e imparare il rapporto tra pensieri, emozioni e comportamento. Ingredienti necessari per il proseguire con il progetto sono: un gruppo ben consolidato, una buona alleanza con la terapeuta, la fiducia nei confronti sia del gruppo sia della terapeuta e questo affinché si possano affrontare temi quali le relazioni familiari nel presente, il conflitto, la comunicazione, l’abbandono, la famiglia d’origine e l’incapacità genitoriale.
Ogni incontro, ben strutturato, ha una durata di due ore, al sabato pomeriggio a Granarolo dell’Emilia (BO), il gruppo è eterogeneo e accoglie ragazze e ragazzi dai 12 ai 17 anni, è condotto dalla Dott.ssa Viviana Azzarone, psicologa, psicoterapeuta e Tutor kairòs che, grazie alla sua esperienza in un centro specialistico contro maltrattamenti e abusi all’infanzia e all’adolescenza, unita all’esperienza di Tutor kairòs che accompagnata, sostiene e supporta le famiglie affidatarie e i minori che accolgono, ha toccato con mano le situazioni e il trauma vissuto dai bambini e dai ragazzi con esperienze sfavorevoli infantili: “Ho avuto modo di cogliere le loro sofferenze, avvicinarmi alle loro emozioni e accogliere le difficoltà che vivono nel quotidiano accompagnate da paura, rabbia, insicurezza, difficoltà relazionali e il sentimento di inferiorità che delle volte provano rispetto ai pari. Credo che il gruppo dia la possibilità di arricchirsi, di sentirsi capiti e di creare un’appartenenza al di fuori del sistema familiare, che li aiuti poi a sperimentarsi in nuovi contesti e a creare nuove relazioni con lo stesso o con l’altro sesso”.
Dott.ssa Viviana Azzarone
Psicologa e Psicoterapeuta
Tutor kairòs